Geoelmentiasi Trichuris triciura

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Le geoelmentiasi sono un gruppo di patologie, causate da parassiti intestinali, tra le più comuni al mondo e affliggano spesso le comunità più povere e deprivate. Queste patologie sono trasmesse da uova presenti nelle feci umane e contaminanti il terreno nelle aree dove gli impianti igienici sono scarsi.

Principali agenti infettivi: Ascaris lumbricoides (Ascaridiasi), Trichuris trichiura (Tricuriasi), Necator americanus (Anchilostomiasi) e Ancylostoma duodenale (Anchilostomiasi) e Strongyloides stercoralis (Strongiloidosi).

Epidemiologia, distribuzione geografica e impatto della malattia: Patologie diffuse soprattutto nelle regioni tropicali e in paesi dove le condizioni igienico-sanitarie sono scarse, sono presenti, in vario grado, anche nei paesi più sviluppati. L’ascaridiasi è probabilmente l’infezione da elminti più diffusa al mondo, con circa un quarto della popolazione mondiale infestata da questo parassita, con percentuali del 45% in America Latina e del 95% in alcune zone dell’Africa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima attorno a 875 milioni i bambini che richiedono il trattamento annuale di chemioprofilassi per le geoelmintiasi. La copertura globale della chemioprofilassi è aumentata nel 2009, raggiungendo 273 milioni di bambini. Principalmente l’aumento di coperture si è verificato nei bambini in età scolare, fascia di età per la quale sono destinate le donazioni di farmaci. Le coperture sono invece in leggera diminuzione per i bambini in età prescolare.

Modalità di trasmissione: L’intero ciclo biologico di questi parassiti si svolge nell’uomo, ma per diventare infestanti le uova necessitano di un periodo di maturazione nel terreno in condizioni ottimali di temperatura ed umidità, non è possibile quindi un contagio interumano diretto. L’infestazione si contrae tramite ingestione di cibo contaminato (soprattutto frutta e verdura cruda o non ben lavata) con materia fecale o terriccio contenenti uova mature del verme (Ascariadiasi), o per penetrazione della cute (Anchilostomiasi). Le larve una volta all’interno dell’organismo migrano attraverso il circolo sanguigno raggiungendo i capillari polmonari, ed infine risalgono fino a raggiungere la parte posteriore della cavità orale, dove vengono in parte espulsi, tramite starnuti e colpi di tosse, e in parte deglutiti raggiungendo l’intestino dove i parassiti completano il loro ciclo di maturazione.

Cenni clinici:
L’espressività clinica è assai variabile in relazione alla carica parassitaria e ai fenomeni allergici innescati dalla migrazione delle forme larvali. Durante il passaggio polmonare sono possibili episodi di febbre, tosse, dispnea e talvolta sindrome di Loeffler, i cui segni più caratteristici sono l’espettorato striato di sangue e l’ipereosinofilia. La sintomatologia intestinale può essere assente o limitata a turbe dispeptiche di modesta entità o manifestare sintomi come dolore epigastrico e dolorabilità, diarrea, nausea, vomito, costipazione e perdita di peso. L’infestazione cronica può portare a malassorbimento. Talvolta le larve possono migrare in altre parti dell’organismo (principalmente fegato, cute, sistema nervoso centrale). stercoralis è l’unico elminta che, oltre alle manifestazioni cliniche classiche, può provocare sindrome da iperinfestazione e forme disseminate, conseguenza di deficit immunitari (per esempio in corso di terapie prolungate con corticosteroidi) o di stati di malnutrizione.

Prevenzione e controllo: La patologia può essere prevenuta attraverso la corretta igiene degli alimenti o la loro cottura, l’utilizzo di acqua pulita sia per l’uso alimentare che per l’uso agricolo, servizi igienici adeguati, interventi di chemioprofilassi e di educazione alla salute.

Prospettive e sfide: L’OMS raccomanda la regolare somministrazione di chemioterapia profilattica con albendazolo o mebendazolo come principale intervento nel controllo delle geoelmintiasi. I tassi di copertura per questo intervento sono i principali indicatori di successo. Vista l’espansione delle coperture avvenuta negli ultimi anni e l’incremento nelle richieste di donazioni di farmaci, risulta raggiungibile l’obiettivo di un tasso di copertura del 50% nei bambini in età scolare posto dalla OMS per la fine del 2015. Per il 2020, l’obiettivo prefissato dall’OMS è invece il raggiungimento di coperture del 75%. L’OMS si sta attualmente concentrando sull’implementazione di programmi di chemioprofilassi nei 10 paesi più popolati dove vivono il 65% dei bambini bisognosi di trattamento.

GEOELMINTIASI

Distribuzione mondiale di geoelmintiasi e proporzione di bambini (età 1-14 anni) che richiedano, in ciascun paese endemico, terapia preventiva per la malattia (2012)

“Investing to overcome the global impact of neglected tropical diseases: third WHO report on neglected diseases 2015.”

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