Malattia dell’Ulcera di Buruli

ulcera di Buruli

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Agente infettivo: Mycobacterium ulcerans (Batteri)

Epidemiologia, distribuzione geografica e impatto della malattia: L’ulcera di Buruli è stata riscontrata in almeno 33 stati, principalmente a clima tropicale e sub tropicale. L’Africa e l’Oceania sono i continenti dove più frequentemente si registrano nuovi casi. La malattia comunemente affligge le popolazioni rurali. Tutte le fasce di età possono essere interessate, in particolar modo i bambini sotto i 15 anni di età.

Modalità di trasmissione: La malattia è trasmessa dall’ambiente agli uomini, ma al momento non è chiaro quali siano le modalità di trasmissione, probabilmente un ruolo importante è svolto dalle fonti e bacini di acqua, in quanto le comunità più colpite vivono vicino a laghi, paludi e fiumi.

Cenni clinici: La malattia è un’infezione a carico di cute e tessuti molli. Negli stadi iniziali, si presenta in forma non ulcerativa per evolvere successivamente verso una forma ulcerativa. La forma non ulcerativa è caratterizzata dalla presenza di noduli e zone edematose. La forma ulcerativa è caratterizzata da piccole a grosse ulcerazioni, tipicamente dai margini indeterminati. Le lesioni si trovano principalmente nelle zone del corpo scoperte, in genere gli arti. L’infezione può estendersi sia superficialmente arrivando a colpire ampie zone del corpo sia in profondità arrivando a danneggiare nervi, vasi sanguigni e ossa causando gravi ed evidenti malformazioni. Le ulcere possono guarire spontaneamente con delle cicatrici retraenti che possono portare ad esiti invalidanti.

Prevenzione e controllo: La malattia, se trattata in tempo attraverso terapia antibiotica e medicazioni, ha un alto tasso di guarigione. Talvolta la terapia può richiedere il trattamento chirurgico delle ulcere.

Prospettive e sfide: La Global Buruli Ulcer Initiative (GBUI) include tra i suoi membri, oltre l’Organizzazione Mondiale della Sanità e gli stati membri, anche istituzioni accademiche, centri di ricerca, agenzie donatrici e organizzazioni non governative. Gli obiettivi dell’iniziativa sono volti alla sensibilizzazione verso questa malattia, al fine di migliorare l’accesso alla prima diagnosi, al trattamento e di promuovere lo sviluppo la ricerca sui temi di prevenzione e trattamento. La strategia, basata sulll’incontro annuale della GBUI a Cotonou (Benin, nel 2009), è stata progettata per ridurre al minimo la morbilità e la disabilità principalmente attraverso la diagnosi e il trattamento precoce. E’ inoltre raccomandato lo sviluppo di misure di controllo per l’ulcera di Buruli congiuntamente ad altri programmi di salute pubblica. Il primo obiettivo della road map per il raggiungimento del controllo dell’ulcera di Buruli richiede il completamento di trial clinici sulla terapia antibiotica per via orale (con rifampicina e claritromicina). L’uso di un regime antibiotico orale farà in modo che più persone abbiano accesso al trattamento, e quindi consentirà di raggiunger il secondo obiettivo nella tabella di marcia: curare il 70% dei casi nei paesi endemici entro il 2020.

ULCERA DI BURULI
Distribuzione mondiale dell’ulcera di Buruli, 2013.

“Investing to overcome the global impact of neglected tropical diseases: third WHO report on neglected diseases 2015.”

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