13Dicembre

Siglato l’accordo di cooperazione tra il Centro Salute Globale della Regione Toscana ed il CERSAL di Orvieto

Nuove prospettive di collaborazione interregionale in materia di “Global Health” si aprono con l’accordo siglato lunedì 12 Dicembre tra il Centro di Salute Globale (CSG) della Regione Toscana/Azienda Ospedaliero – Universitaria Meyer di Firenze ed il CERSAL – Centro di Ricerca e formazione per la Salute unica e l’Alimentazione di Orvieto.

Il CERSAL – istituito in convenzione tra la Regione Umbria, l’Università degli Studi di Perugia, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, l’Azienda USL Umbria 2, il Comune di Orvieto e la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto” – opera nei settori della salute unica e globale (One Health / Global Health) e, quindi, delle interazioni uomo – animali – ambiente, con lo scopo di promuovere la cultura della Salute Globale e la realizzazione di buone pratiche sostenibili e riproducibili.

L’accordo di cooperazione è stato sottoscritto dalla Dott.ssa Maria José Caldés Pinilla, direttrice del Centro di Salute Globale, e da Matteo Tonelli, Presidente della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, alla quale fanno capo l’amministrazione e la rappresentanza giuridica del CERSAL.

All’atto della firma ha presenziato il Rettore dell’Università degli Studi, Prof. Franco Moriconi, nella sua veste di Coordinatore del Consiglio Direttivo del CERSAL.

In virtù dell’accordo stipulato, il CSG, struttura di riferimento della Regione Toscana per le connessioni tra globalizzazione e salute, ed il CERSAL metteranno in campo già nelle prossime settimane competenze multidisciplinari per realizzare progetti comuni di ricerca ed attività di alta formazione nei settori della “salute unica” e della “salute globale”, con particolare riguardo alle tematiche inerenti all’equità ed alle disuguaglianze in salute, ai sistemi sanitari  ed alla governance sanitaria globale, alla sicurezza alimentare ed ambientale, alle malattie infettive, alle zoonosi, alle malattie non trasmissibili, alle zoonosi, alla salute dei migranti.

I percorsi formativi saranno rivolti sia a studenti che ad operatori del settore socio-sanitario.

I due centri promuoveranno congiuntamente anche iniziative di sensibilizzazione ed informazione rivolte al personale sanitario, alle scuole, ad altre figure professionali ed alla popolazione generale.