Cisticercosi / Teniasi

Cistocercosi- Teniasi

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RISORSE UTILI

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Agente infettivo: Taenia solium (elminti)

Epidemiologia, distribuzione geografica e impatto della malattia: Un tempo patologia ubiquitaria (ovunque si allevassero maiali). Oggi le aree di maggiore endemia comprendono America Latina, India, Cina, Sud-Est Asiatico, e Africa subsahariana, in particolar modo dove le condizioni igienico-sanitarie sono più scarse e dove vi è stretta convivenza tra uomini e suini. Risultano meno colpiti i paesi Islamici, dove è poco frequente il consumo di carne suina.

Modalità di trasmissione: Le uova o altre forme del parassita (le proglottidi gravide) sono eliminate con le feci dagli individui infestati dalla tenia. Le uova possono sopravvivere per settimane nell’ambiente e i maiali, ospiti intermedi, si infestano ingerendo vegetali contaminati. Nell’intestino dei suini le uova del parassita liberano le oncosfere che invadono la parete intestinale e migrano nei muscoli scheletrici dell’animale, dove si trasformano nelle forme larvali (cisticerchi). Un cisticerco può sopravvivere per anni nell’animale. L’uomo si infesta ingerendo carne suina parassitata dalle forme larvali, cruda o poco cotta, sviluppando una teniasi se il parassita si localizza e si accresce nell’intestino. L’uomo può diventare ospite intermedio e sviluppare cisticercosi (per localizzazione delle larve in altra sede, principalmente muscoli, sistema nervoso, pelle e occhi) a seguito di ingestione di uova per autoinfestazione interna (le uova si schiudono nell’intestino dell’ospite), esterna (portando alla bocca le dita contaminate contenenti uova) o eteroinfestazione (Ingerendo vegetali contaminati con le uova o le proglottidi gravide).

Cenni clinici: Nell’essere umano, la teniasi intestinale ha un decorso perlopiù subclinico. Si osservano occasionalmente dolori addominali, nausea, indebolimento, perdita di peso, flatulenze e diarrea alternata a costipazione. La teniasi è diagnosticata attraverso l’identificazione delle proglottidi gravide o di uova nelle feci. Invece, le principali manifestazioni cliniche della cisticercosi sono a livello neurologico (Neurocistocercosi), dovute alla localizzazione dei cisticerchi a livello del parenchima cerebrale o in zone extraparenchimali. La sintomatologia è principalmente caratterizzata da cefalee e crisi comiziali (focali o generalizzate). La neurocisticercosi è la più frequente causa prevenibile di epilessia nei paesi in via di sviluppo, si stima circa il 30% delle persone con epilessia nei paesi endemici sia affetto da neurocisticercosi. La neurocisticercosi è generalmente identificata mediante un esame TC e RMN, completato da una sierologia specifica (immunoblot).

Prevenzione e controllo: Importanti misure di prevenzione individuale sono evitare il consumo di carni suine poco cotte, specialmente nei paesi endemici ed evitare la trasmissione oro-fecale attraverso la corretta igiene delle mani e il corretto trattamento degli alimenti. Sono importanti le misure di prevenzione da attuare a livello degli allevamenti (corretta gestione, vaccinazione del bestiame, trattamento antielmintico) e degli stabilimenti di trattamento delle carni (Ispezione e congelamento delle carni, etc.).

Prospettive e sfide: Benché dichiarata patologia teoricamente eradicabile dalla Task Force for Disease Eradication nel 1993, rimane tuttora una patologia negletta. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ei suoi partner si sono impegnati a raggiungere nel breve-medio termine la validazione di una strategia per il controllo e l’eliminazione della cisticercosi, neurocisticercosi e teniasi, per successivamente (entro il 2020) impiegare tale strategia in paesi endemici selezionati. L’obiettivo è arrivare ad attuare un approccio unico al controllo delle malattia. Studi di intervento in Honduras e Perù hanno dimostrato la possibilità, in paesi endemici a risorse limitate, di interrompere la trasmissione e di ridurre una causa importante di epilessia. L’eliminazione richiederà (i) il miglioramento della chemioterapia per gli esseri umani e suini, (ii) la vaccinazione di routine dei suini in aree endemiche, (Iii) una migliore gestione degli allevamenti suini e delle pratiche di lavorazione dei prodotti alimentari contenenti carne di maiale, (iv) interventi di miglioramento dei servizi igienico-sanitari e (v) interventi di educazione alla salute.

TENIASI E (NEURO) CISTICERCOSI

Paesi e zone a rischio di cisticercosi, 2012

“Investing to overcome the global impact of neglected tropical diseases: third WHO report on neglected diseases 2015.”

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