Schistosomiasi (Bilharziosi)

Schistosomiasi

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La schistosomiasi è una malattia parassitaria causata da trematodi del genere Schistosoma, che può causare una malattia cronica dell’intestino, del fegato e del tratto genitourinario. Sei specie di schistosomi sono responsabili dell’infezione.

Agenti infettivi: Schistosoma guineensis, S. haematobium, S. intercalatum, S. japonicum, S. mansoni e S. mekongi (Elminti)

Epidemiologia, distribuzione geografica e impatto della malattia: Visto che La distribuzione geografica della schistosomiasi è focale, in quanto la trasmissione della malattia prevede la presenza di uno specifico ospite intermedio (mollusco o chiocciola a seconda della specie) e di uomini parassitati,. L’endemicità varia a seconda della distribuzionedell’ospite intermedio, dai programmi di sviluppo e di controllo dell’acqua e dell’ambiente e dalle migrazioni. 52 paesi hanno una prevalenza da moderata ad elevata (in particolare Malawi, Mozambico, Madagascar e Tanzania). Nel 2012 circa 250 milioni di persone hanno richiesto chemioterapia profilattica per la schistosomiasi, di cui il 93% di questi vivono in Africa sub-Sahariana.

Modalità di trasmissione: Il ciclo di trasmissione inizia quando il soggetto parassitato elimina (attraverso feci o urine) le uova del parassita in bacini di acqua dolce, e le larve si schiudono nell’ospite intermedio (molluschi di acqua dolce). Nei molluschi il parassita va incontro a maturazione fino a raggiungere lo stadio di “cercarie”, forma infestante per l’uomo, che viene rilasciata in acqua. L’uomo si infesta tramite il contatto per uso domestico, ricreazionale o occupazionale con acqua dolce contaminata dalle forme larvali libere. Il parassita così, penetra la cute integra.

Cenni clinici: Le manifestazioni della schistosomiasi acuta, detta anche febbre di Katayama, sono più comuni e generalmente più gravi nei viaggiatori rispetto ai nativi residenti nelle zone endemiche. I sintomi includono febbre, brividi, nausea, dolore addominale, malessere, mialgia, rash orticarioidi e marcata eosinofilia. La schistosomiasi cronica si manifesta principalmente in funzione delle risposte dell’ospite alle uova localizzate nei tessuti. Le principali manifestazioni cliniche sono dovute al blocco del flusso ematico a carico dei piccoli vasi prevalentemente a livello epatico. e a livello urinario. Tali alterazioni si manifestano con progressivo incremento di volume della milza, formazione di liquido ascitico, mentre a livello urinario si manifestano con disuria, ematuria e pollachiuria, cistite cronica, stenosi e masse papillomatose nella vescica che possono evolvere in forme tumorali.

Prevenzione e controllo: L’infezione si previene evitando scrupolosamente il contatto con acqua contaminata. Gli adulti residenti in aree endemiche sono più resistenti alla reinfezione di quanto non lo siano bambini; questo suggerisce la possibilità di sviluppo di un’immunità acquisita. È in corso la messa a punto di un vaccino.

Prospettive e sfide: Dal 1984 il trattamento con il praziquantel è il pilastro delle strategie di controllo della schistosomiasi, e dal 2006 è utilizzato anche come terapia chemioprofilattica. Numerosi paesi hanno istituito programmi di chemioprofilassi e questo ha portato a notevoli benefici sulla prevalenza, sulla trasmissione della malattia e sulla morbosità. Il percorso per l’eliminazione delle schistosomiasi prevede, a seconda della prevalenza della malattia nei paesi, i seguenti obiettivi specifici: controllo della morbosità; eliminazione della malattia come problema di sanità pubblica; interruzione della trasmissione e sorveglianza post-eliminazione. Gli interventi (con target differenziati) per ciascuno di questi obiettivi si basano sulla chemiprofilassi e su misure complementari di sanità pubblica (controllo deli molluschi, educazione alle comuni norme igieniche, miglioramento degli impianti sanitari, accesso ad acqua potabile e sorveglianza post-eliminazione). L’obiettivo per il 2020 è il raggiungimento di coperture nazionali superiori al 75% in tutti gli stati che richiedano chemioprofilassi per la schistosomiasi.

SCHISTOSOMIASI

Distribuzione mondiale di schistosomiasi, 2012

“Investing to overcome the global impact of neglected tropical diseases: third WHO report on neglected diseases 2015.”

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