Integrazione della Prevenzione della Trasmissione Verticale dell’HIV/AIDS nei servizi di salute materno-riproduttiva

Progetto Strutturante 2012

Numero identificativo progetto: Strutturanti2012BFCmsr

Luogo di implementazione

Senegal, Burkina Faso, Tanzania

Distretti rurali di:

  1. Namentenga (Burkina)
  2. Diouloulou (Senegal)
  3. Kondoa  (Tanzania)

Inizio

01/03/2013

Conclusione

Status

in corso

Soggetto Proponente

Centro Mondialità Sviluppo Reciproco – CMSR

Partner Operativi

  • CMSR
  • COSPE
  • Istituzione Centro Nord Sud – Prov. Pisa
  • Ass. Salus
  • CESVIUM
  • Ass. Bhalobasa
  • Centro per la Cooperazione Missionaria – Arcidiocesi di Lucca
  • ASL 6 Livorno
  • AOU Pisa
  • Kondoa District Council
  • SHDEPHA+
  • Région Medical de Ziguinchor
  • USWA
  • District Sanitaire de Boulsa
  • ASEV

Partner Finanziatori

  • Regione Toscana
  • CMSR
  • COSPE
  • Istituzione Centro Nord Sud – Prov. Pisa
  • Ass. Salus
  • CESVIUM
  • Ass. Bhalobasa
  • Centro per la Cooperazione Missionaria – Arcidiocesi di Lucca
  • AOU Pisa
  • AOU Meyer

Beneficiari

Sono beneficiari diretti del progetto:

  1. 8.000 donne che accedono annualmente ai servizi di salute materno-riproduttiva dei presidi sanitari periferici nelle località indicate (considerando un aumento minimo del 10%);
  2. 250 donne HIV positive che accedono ai servizi di prevenzione della trasmissione materno infantile del virus HIV, i loro bambini ed i loro famigliari, per un totale stimato di circa 1500 persone;
  3. 120 tra infermieri e agenti comunitari di salute, impiegati presso i centri sanitari nelle aree del progetto;
  4. 150 volontari e membri delle organizzazioni delle persone sieropositive, delle associazioni e gruppi locali di donne.

Obiettivi

OBIETTIVI GENERALI:

  1. Contribuire al miglioramento della qualità e copertura dei servizi offerti dai sistemi sanitari locali.
  2. Contribuire a garantire l’accesso universale ai servizi di prevenzione, cura/trattamento e supporto alle popolazioni colpite dall’HIV/AIDS.
  3. Contribuire alla tutela dei diritti delle donne e dell’infanzia e adolescenza.

OBIETTIVO SPECIFICO:

  1. Garantire la piena integrazion della Prevenzione della Trasmissione Materno Infantile dell’HIV nei servizi di salute materno e riproduttiva, migliorandone qualità e copertura.

Attività del progetto

  1. Organizzazione di un seminario di aggiornamento sulla tenuta dei registri dei servizi relativi all’Assistenza pre-natale, Test HIV, Prevenzione della Trasmissione Materno Infantile, nei presidi periferici e sull’uso della Griglia di Indicatori messi a punto nel PIR 2010; realizzazione di sessioni semestrali di monitoraggio, con l’uso della griglia di indicatori, nei presidi sanitari di base.

  2. Realizzzione di attività formative centrate su due filoni tematici:

    a) l’assistenza al parto

    b) counselling e supporto psico-sociale

  3. Per migliorare l’offerta dei servizi, a partire dall’assistenza pre-natale, è necessario in primo luogo dotare i presidi periferici degli arredi e degli spazi adeguati, in modo da offrire agli utenti – in particolare alle donne incinte – ambienti accoglienti e bene organizzati, ed al personale condizioni migliori per effettuare le visite, condurre le sedute di counselling, conservare materiali e registri. I presidii periferici riceveranno per questo un fondo per rinnovare e/o migliorare gli arredi, che sarà destinato all’acquisto di lettini per le visite, letti per i pazienti, tavoli e scrivanie per il personale, sedie, scaffali, armadi, contenitori per rifiuti, in base ai bisogni espressi da ciascun presidio.

  4. L’azione è finalizzata a creare le condizioni che favoriscano l’accesso ai servizi di salute maternoriproduttiva, affrontando 3 aspetti:

    – L’informazione sui servizi e sui diritti (sia in materia di salute materna-riproduttiva che di prevenzione/trattamento dell’HIV/AIDS);

    – La responsabilità di coppia dalla gravidanza alla cura del bambino;

    – Sessualità e salute riproduttiva (riferita in modo particolare ai giovani e agli adolescenti).

  5. L’incontro finale previsto sarà rivolto agli operatori del Sistema della Cooperazione Decentrata della Toscana, con particolare riferimento agli attori dei Tavoli impegnati nella lotta all’HIV/AIDS, sia in Africa che nelle altre aree di intervento.