19Luglio

SPRINT, Sistema di PRotezione INTerdisciplinare per la salute mentale di richiedenti asilo e rifugiati

Sta per essere lanciato il progetto SPRINT, Sistema di PRotezione INTerdisciplinare per la salute mentale di richiedenti asilo e rifugiati, finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2016-2020 e coordinato dalla Regione Toscana con la partecipazione del Centro di Salute Globale e tre Aziende USL Toscane (Centro, Nord Ovest, Sud Est).

Nel contesto dell’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, la problematica della vulnerabilità psichiatrica risulta essere ancora sottostimata, nonostante l’incidenza di problematiche di salute mentale sia alta anche in conseguenza degli eventi traumatici legati alla migrazione.
Le strutture di accoglienza, che rappresentano il primo e principale luogo di interazione fra i migranti in arrivo e i territori, risultano però generalmente poco preparate a fornire risposte alle problematiche di salute mentale delle popolazioni migranti, a causa di fattori organizzativi generali e della limitata competenza o esperienza nella decisione diagnostica e terapeutica. È quindi necessario aumentare le capacità di individuazione delle problematiche di salute mentale, a livello degli operatori sociali, dei Medici di Medicina Generale (MMG) e dei Pediatri di Libera Scelta (PLS), e di stabilire efficienti ed efficaci modalità di collaborazione fra il livello dell’accoglienza e i servizi pubblici di salute mentale.

L’obiettivo del progetto è quindi quello di definire una strategia regionale di salute mentale di comunità rivolta alla presa in carico di richiedenti asilo e rifugiati, di minori stranieri non accompagnati e minori migranti, basata su un approccio intersettoriale (settore pubblico e privato sociale), multidisciplinare e multiculturale, coinvolgendo anche la medicina di famiglia (MMG e PLS).
In particolare, sarà attivato un sistema di supporto e supervisione per gli operatori delle strutture di accoglienza e sarà definita una strategia di monitoraggio e valutazione dei risultati e di programmazione delle politiche sanitarie regionali.
Inoltre, sarà costituita una struttura operativa di progetto integrata nel Sistema Sanitario Regionale, che sarà articolata in una équipe regionale, tre équipe multidisciplinari (una per ogni Azienda USL) e tre unità mobili di supporto.

Il Centro di Salute Globale sarà responsabile di un’ampia attività di formazione rivolta agli operatori sanitari che operano nel pubblico, psichiatri, psicologi, MMG e PLS. Inoltre, saranno coinvolti operatori del privato sociale, mediatori linguistico-culturali, antropologi e psicologi.
Gli ambiti disciplinari affrontati nella formazione saranno i seguenti: epidemiologico, salute globale, giuridico, antropologico-culturale, etno-psichiatrico relazionale, con l’obiettivo di acquisire maggiori conoscenze sul tema della salute dei migranti e per avere alcune competenze fondamentali per valutare situazioni di vulnerabilità psichiatrica.

Periodicamente saranno pubblicati aggiornamenti sullo stato di avanzamento delle attività progettuali nonché i materiali prodotti.

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