05Gennaio

Conclusione del progetto “NicarAgua: qualità dell’acqua potabile e promozione della salute”

Nel mese di novembre si è tenuta la missione conclusiva del progetto “NicarAgua: qualità dell’acqua potabile e promozione della salute”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e cofinanziato dalla Regione Toscana.
Il progetto -che ha visto come capofila il Comune di Livorno e come soggetto operativo in loco l’Associazione ITA-NICA Livorno- aveva come obiettivo la prevenzione delle malattie causate da una scarsa disponibilità di acqua potabile di buona qualità con un’attenzione particolare per l’insufficienza renale cronica.
Nella fascia pacifica dell’America Centrale a partire dagli anni ‘90 si è iniziato a riscontrare un’alta prevalenza di una malattia denominata “nefropatia mesoamericana”, che colpisce soprattutto giovani uomini che lavorano nel settore agricolo. Risultano particolarmente colpite le zone rurali e le fasce a più basso reddito della popolazione. Questa malattia, le cui cause sono ancora in gran parte da approfondire, è probabilmente correlata a fattori di rischio ambientali (come ad esempio la contaminazione delle falde acquifere da metalli pesanti dovuta alla natura vulcanica del territorio), lavorative (come l’uso di sostanze chimiche in agricoltura) e comportamentali (scarsa idratazione, abuso di farmaci antidolorifici FANS, largo consumo di bevande gassate e zuccherate ecc.).
Il progetto si è quindi incentrato sulla prevenzione primaria (educazione alla salute, studi epidemiologici per comprendere il ruolo dei diversi fattori di rischio, miglioramento della distribuzione dell’acqua potabile da parte dei miniacquedotti rurali), secondaria (diagnosi precoce della malattia per evitare la progressione verso gli stadi più avanzati nei quali è necessario il ricorso alla dialisi, che ha costi insostenibili per il sistema sanitario ) e terziaria (miglioramento della qualità della vita dei pazienti già in dialisi o in lista d’attesa).
Alla missione di novembre hanno partecipato il presidente dell’Associazione ITA-NICA Livorno Mauro Rubichi, il presidente della Società Italiana di Nefrologia Stefano Bianchi, il direttore emerito della UO di nefrologia del Presidio Ospedaliero di Livorno Dr. Roberto Bigazzi, il referente per la cooperazione sanitaria internazionale dell’ASL Toscana Nord Ovest Andrea Grillo e la direttrice del Centro di Salute Globale della Regione Toscana María José Caldés. Il supporto organizzativo è stato assicurato dalla coordinatrice in Nicaragua dell’Associazione ITA-NICA Irene Lorieri.
Sono state realizzate “giornate del rene”, cioè screening nelle comunità con diagnosi ecografica ed esami clinici, operazioni chirurgiche di impianto di fistole arterio-venose per i pazienti in dialisi e un evento di chiusura del programma di miglioramento della qualità dell’acqua con la partecipazione del Centro ricerche su salute, lavoro e ambiente dell’Università di León, di tutti i Comuni del Dipartimento di León e dei Comitati che gestiscono i miniacquedotti rurali. Di particolare importanza l’acquisto e l’installazione di cloratori che eliminano la contaminazione batterica dall’acqua potabile evitando le infezioni da essa causate. I beneficiari sono stati migliaia di famiglie che vivono nelle zone rurali del Dipartimento di León. Nel 2022 era già stato concluso il progetto di educazione alla salute e screening nelle scuole primarie e secondarie che ha raggiunto 10mila studenti, i loro insegnanti e le loro famiglie sensibilizzandoli sull’importanza di stili di vita corretti ed evidenziando la grande diffusione tra i ragazzi di sovrappeso e obesità.
Lo screening effettuato nei Dipartimenti di León e Chinandega ha permesso di inviare al servizio sanitario pubblico nicaraguense migliaia di pazienti gran parte dei quali non erano a conoscenza della necessità di intervenire prontamente per evitare di pregiudicare in modo irreversibile le proprie condizioni di salute.
Le attività hanno avuto riscontri molto favorevoli dei partner locali, dei rappresentanti dell’AICS nella regione centroamericana e dell’ambasciata italiana in Nicaragua, e proseguiranno nei prossimi mesi grazie al nuovo PIR finanziato dalla Regione Toscana.

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