10Agosto

Toscana ed Albania insieme per la sanità del futuro: Inaugurato il nuovo reparto di emergenza e urgenza dell’Ospedale di Valona frutto della collaborazione tra il sistema sanitario toscano ed albanese.

Un passo significativo verso il rafforzamento dei servizi di emergenza e urgenza nelle zone costiere albanesi è stato compiuto oggi con l’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso presso l’Ospedale di Valona. La cerimonia di inaugurazione è stata onorata dalla presenza della Ministra della Salute e della Protezione Sociale, Ogerta Manastirliu, dell’Ambasciatore d’Italia in Albania, Fabrizio Bucci, della direttrice della Cooperazione Italiana in Albania, Stefania Vizzaccaro e della direttrice del Centro di Salute Globale della Regione Toscana, Maria José Caldés.

Il nuovo reparto di emergenza, che ha subito un’intensa ristrutturazione nell’ambito di un progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dalla Regione Toscana, mira a potenziare i servizi di urgenza nelle regioni costiere dell’Albania. Il sostegno tecnico è stato fornito dal sistema sanitario regionale toscano, creando una partnership internazionale dedicata a elevare gli standard del sistema sanitario nazionale al livello europeo.

Le attività svolte nell’ambito del progetto sono state guidate da un unico obiettivo comune: l’introduzione di innovazioni capaci di migliorare e adeguare la qualità dell’assistenza medica di emergenza agli standard internazionali più recenti. Questo impegno ha incluso l’implementazione di protocolli di trattamento avanzati, l’addestramento del personale medico e infermieristico, nonché la fornitura di apparecchiature all’avanguardia per garantire una risposta pronta ed efficace alle emergenze mediche.

La Ministra Ogerta Manastirliu ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione internazionale nel potenziamento del sistema sanitario albanese, affermando: “Questa inaugurazione rappresenta un passo significativo verso il miglioramento dell’accesso ai servizi di emergenza per i cittadini albanesi e anche per tutti i turisti che sempre più numerosi si trovano nel nostro paese, soprattutto nelle aree costiere. Ringraziamo l’Italia e la Toscana per il loro sostegno e la loro collaborazione nel perseguire questo obiettivo comune.”

L’Ambasciatore Fabrizio Bucci ha espresso il suo plauso per la realizzazione del progetto, affermando: “Questo progetto rappresenta un passo significativo verso l’attuazione dell’approccio strategico che guida nostra politica di cooperazione allo sviluppo. Riconosciamo l’eccezionale potenziale delle regioni costiere albanesi, quelle che definiamo la ‘Regione Mare’, per lo sviluppo sostenibile non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale e socio-sanitario. Grazie a partenariati di eccellenza, come quello con la Regione Toscana, possiamo garantire che questo sviluppo sia basato su conoscenze condivise, esperienze arricchenti e una visione di collaborazione che ci guiderà verso un futuro di maggiore benessere”

La Direttrice Stefania Vizzaccaro evidenzia come la sanità sia da sempre un valore aggiunto della cooperazione italiana allo sviluppo. Non solo in Albania e nei Balcani Occidentali, ma in tutto il mondo, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ha la possibilità di condividere con i Governi dei Paesi beneficiari dei fondi italiani alcune eccellenze straordinarie e uniche, come l’Ospedale Meyer di Firenze – dove ha sede il Centro di  Salute Globale della Regione Toscana – qui a Valona. Il legame che unisce la cooperazione italiana a questa bellissima città– sottolinea ancora la Direttrice –  non è nuovo e questa non è la prima volta che interveniamo insieme al Governo albanese sull’Ospedale di Valona. Nel 2017, con un’iniziativa del Programma di Conversione del Debito italo-albanese avevamo potuto inaugurare il nuovo Pronto Soccorso. Questo ritorno mi permette di sottolineare un punto molto importante della strategia d’intervento dell’Italia. Gli strumenti finanziari per sostenere singole iniziative sono molti: a dono, a credito, in conversione del debito, nell’ambito di accordi bilaterali o multilaterali. L’impegno dell’Ufficio che dirigo è quello di vedere oltre le singole iniziative e di inserire tutti gli interventi in un quadro coerente nel tempo. Completato un progetto, la cooperazione governativa continua. Si cresce nel tempo insieme, in un’ottica non di aiuto ma di co-sviluppo.La dott.ssa Caldes ha sottolineato con entusiasmo il coinvolgimento esteso di tutto il sistema sanitario toscano nel progetto: “Oltre 35 professionisti provenienti da diverse aziende sanitarie regionali hanno dedicato il loro impegno nelle attività di assistenza tecnica e formazione.” Ha poi aggiunto: “È importante notare che tra questi professionisti ci sono anche figure di origine albanese che attualmente lavorano all’interno dei nostri ospedali. Questo dimostra come la cooperazione non si limiti a una collaborazione tra nazioni, ma abbracci una dimensione umana che va oltre le frontiere geografiche.” La dott.ssa Caldes ha sottolineato l’importanza dei legami tra la Toscana e l’Albania, non solo in termini di vicinanza geografica ma anche di relazioni umane: “La stretta vicinanza tra la Toscana e l’Albania, sia geograficamente che culturalmente, è una forza trainante per la nostra determinazione a continuare queste attività di cooperazione. Molte persone di origine albanese vivono e lavorano nelle nostre città toscane, creando un legame profondo e significativo tra le comunità. Questo legame ci spinge a collaborare sempre di più con il Ministero della Salute albanese e con l’Agenzia Italiana a Tirana per migliorare l’efficienza ed efficacia del sistema sanitario pubblico condividendo conoscenze ed esperienze.”

AICS, emergenza, Valona