30Maggio

La correlazione fra migrazione e sviluppo nel Lesotho

Autori: Anna Rocchi e Pietro Del Sette

Analizzare le  principali caratteristiche del Lesotho e i recenti flussi migratori che interessano l’area, è uno degli intenti di questo articolo, che ci  guida nel comprendere quali siano le aree più importanti d’intervento per sostenere lo sviluppo locale e la creazione di condizioni di vita migliori per le persone che vivono nelle aree rurali del territorio.

Sebbene la migrazione dal Lesotho verso il Sudafrica, sarà sempre parte dell’economia locale (per ragioni storiche, socio-culturali e geografiche), l’urgenza e le condizioni per migrare possono essere mitigate.

bandiera lesotho

Il Regno del Lesotho è uno stato dell’Africa del Sud, membro del Commonwealth; una enclave all’interno del territorio della Repubblica del Sudafrica

 globalgeografia lesotho

Fonte immagine: globalgeografia.com – google.com

Lesotho: sviluppo rurale e migrazione– Executive summary

Negli ultimi decenni del ventesimo secolo, circa la metà della popolazione maschile adulta del Lesotho è migrata su base temporanea in Sud Africa per lavorare prevalentemente nelle miniere d’oro, così come in altri settori.

Le rimesse dei migranti hanno contribuito considerevolmente alla riduzione della povertà e supportato le famiglie nell’accesso ai beni basilari come cibo, educazione, strutture mediche, acqua, ecc..  Inoltre, i redditi generati dalle rimesse sono stati usati per acquistare mezzi per la produzione agricola e per migliorare l’agricoltura di sussistenza.

Dai primi anni ’90, il numero di uomini di etnia Basotho che lavorano nelle miniere sud africane è diminuito drasticamente  (da circa 673.000 nel 1987, il dato è sceso a 406.000 nel 2001 e ulteriormente diminuito a 43.000 nel 2010), causando un forte calo delle rimesse e un conseguente aumento della povertà tra le famiglie che dipendono da tale reddito per sopravvivere.

Inoltre, il fattore appena citato, associato all’aumento netto della popolazione infetta da HIV/AIDS (attorno al 24% secondo dati IOM 2014), crea le premesse per un fenomeno sempre più diffuso: la femminilizzazione della migrazione.

Mentre in passato, le donne seguivano raramente gli uomini nel percorso migratorio, durante lo scorso decennio un numero sempre maggiore di donne è diventato percettore di reddito primario in Lesotho, e di conseguenza, la componente femminile ha cominciato ad essere sempre più presente nei flussi migratori, dando origine a quello che è indicato come il fenomeno della femminizzazione dei flussi migratori.

In un’area caratterizzata da elevata mobilità come quella presa in considerazione, le rimesse vengono incluse come fattore di sviluppo umano e locale e per questo saranno sempre (in misura maggiore o minore) parte dell’economia nazionale.

Sebbene l’economia del Lesotho continui a dipendere in larga parte dalle rimesse dei migranti, le opportunità di lavoro all’estero stanno diminuendo per la popolazione Basotho.

Una serie di fattori come la mancanza di terre coltivabili (la percentuale di terre coltivabili in Lesotho è diminuita dal 14% al 9%)  il fenomeno dell’urbanizzazione , l’erosione del suolo e altre forme di degrado ambientale, la mancanza di schemi di irrigazione e più in generale, le scarse opportunità di lavoro salariato e attività che generano reddito, rendono le condizioni di vita dei Basotho molto difficili, specialmente nelle zone rurali.

La combinazione di questi  fattori (in particolare il calo delle rimesse ed il sottosviluppo nelle zone rurali) ha creato un trend crescente della  povertà rurale e la conseguente migrazione verso aree urbane o verso il Sud Africa alla ricerca di occupazione informale.

Tutto questo è accaduto nonostante siano stati promossi importanti investimenti dei donatori internazionali e miglioramenti significativi ottenuti dal governo in settori cruciali come  gli approvvigionamenti di acqua di superficie, strade, ecc…. Va tuttavia  detto che gli interventi sopramenzionati sono stati prevalentemente concentrati nelle aree urbane delle Lowlands, trascurando fondamentalmente la gran parte delle aree rurali del paese.

Un solido e sostenibile miglioramento delle aree rurali diventa quindi essenziale al fine di  creare un ambiente sociale ed economico che consenta alle famiglie di rimanere nel Paese ed effettuare attività generatrici di reddito nelle zone d’origine.

Questo approccio deve essere supportato da azioni specifiche, che prevedano l’inclusione delle donne come elementi rilevanti dello sviluppo locale.

Un’altra componente importante del processo è la promozione di supporto istituzionale per la gestione delle rimesse con lo scopo di aumentare lo sviluppo umano.

Infatti, a meno che le politiche e gli investimenti non promuovano uno sviluppo comprensivo delle aree rurali, che includono la produttività agricola (attraverso l’irrigazione, le tecniche di coltivazione innovative, ecc.), il miglioramento delle tecniche di vendita, la creazione di reddito e investimenti da parte del settore privato, il declino dell’economia rurale sarà accompagnato da un aumento della povertà rurale e una conseguente necessità di migrare.

 Alla luce di quanto sopra, nel prossimo futuro è possibile che ci saranno da affrontare imponenti sfide se i miglioramenti del passato non porteranno benefici per le zone rurali.

Questo documento analizza le caratteristiche principali del Lesotho e i suoi recenti flussi migratori, esaminando possibili interventi per lo sviluppo socio-economico e sui mezzi di sussistenza delle persone che vivono nelle zone rurali e dei migranti di ritorno.

Tra le conclusioni riportate, il  documento sottolinea  che, sebbene la migrazione dal Lesotho, sarà sempre parte  dell’economia locale (per ragioni storiche, socio-culturali e geografiche), l’urgenza e le condizioni per migrare possono essere mitigate.

Infatti, è possibile intervenire per migliorare le condizioni di vita della popolazione rurale e contribuire ad alleviare la povertà, attraverso uno sviluppo trasversale e multisettoriale, soprattutto attraverso un miglioramento delle tecniche d’irrigazione, di incremento dell’agricoltura e di attività che generino reddito.

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